“A riveder le stelle” in Santa Croce con Aldo Cazzullo e Piero Pelù
Il libro del giornalista piemontese diventa un racconto teatrale in cui si inseriranno le letture della Divina interpretate dal rocker fiorentino. Prima tappa del tour il 7 giugno in piazza Santa Croce.
Partirà il prossimo 7 giugno, da un luogo centrale della biografia dantesca come Santa Croce, il tour di “A riveder le stelle”, racconto teatrale prodotto da Corvino Produzioni e tratto dall’omonimo successo editoriale (250 mila le copie vendute) di Aldo Cazzullo, che per l’occasione vestirà anche i panni del narratore e sarà diretto da Angelo Generali già regista al fianco di figure come Corrado Augias, Vittorio Sgarbi, Federico Rampini, Andrea Scanzi, Stefano Massini e Don Andrea Gallo.
Cazzullo però non sarà l’unica guida che accompagnerà gli spettatori alla scoperta del Dante poeta che inventò l’Italia, come recita il sottotitolo della sua opera, e fin qui apparentemente niente di strano, non fosse per il compagno di viaggio del giornalista piemontese, una figura sui generis ma tutt’altro che digiuna di Dante, perché non solo è un fiorentino, ma è anche un rocker, quindi un artista e risponde al nome di Piero Pelù, il quale accompagnerà la narrazione di Cazzullo con letture, rigorosamente rock, tratte dalla Divina Commedia. Un rapporto, quello tra Piero Pelù e Dante, risalente al tempo del liceo, anche se è la prima volta che al musicista fiorentino capita di portare il concittadino poeta sul palco, come spiega lo stesso Pelù.
Anche l’originale connubio tra Pelù e Cazzullo è in verità ben radicato nel tempo, nato da un casuale incontro in treno che poi si è evoluto in amicizia, per arrivare oggi addirittura alla collaborazione artistica. Ed è proprio Aldo Cazzullo a raccontarci la nascita di questa collaborazione e quindi anche del passaggio dal libro al teatro. Infatti quella di Firenze sarà solo la prima tappa di un tour che toccherà tutta l’Italia per il momento tra giugno e luglio, con la prospettiva e anche un po’ la speranza di una riproposizione invernale dello spettacolo. La cosa certa, mai messa in discussione è che la première dovesse andare in scena nella città dell’Alighieri e in un luogo appunto particolarmente legato alla sua figura come ci spiega Stefano Filipponi, segretario generale dell’Opera di Santa Croce.
Ed è proprio l’originalità di questo spettacolo, l’aspetto che maggiormente risalta e che tiene a sottolineare Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze, che co-promuove il progetto insieme all’Opera di Santa Croce e con la collaborazione del Teatro Puccini.
Andrea Biagioni
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