cerreto guidi, Città metropolitana, comuni

Accordo del cuoio: partiti i lavori per il “Tubone”, la presentazione a Stabbia

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domenica 2 Agosto 2020

Sono iniziati i primi lavori per la realizzazione del cosiddetto Tubone, il maxi-collettore fognario che una volta a regime convoglierà i reflui che arrivano al depuratore di Pieve a Nievole fino al depuratore di Aquarno, a Santa Croce sull’Arno, passando per i comuni di Monsummano Terme, Larciano, Lamporecchio, Cerreto Guidi e Fucecchio

La presentazione dell’opera è avvenuta a Stabbia nel comune di Cerreto Guidi, con l’assessore all’ambiente regionale, il presidente di Acque Spa Giuseppe Sardu, il direttore di AIT Alessandro Mazzei e i rappresentanti delle amministrazioni locali.

Gli obiettivi che intendono perseguire Acque, la Regione Toscana, l’Autorità Idrica Toscana, il Consorzio di Bonifica e le amministrazioni comunali del territorio, con i lavori, sono molteplici.

Dal riorganizzare lo schema depurativo della Valdinievole e del Basso Valdarno, adeguando e razionalizzando il sistema fognario anche tramite la “trasformazione” degli attuali depuratori, a creare una infrastruttura-modello, intervallata da nuove stazioni di sollevamento, per garantire standard di qualità e quantità ancora più importanti. E poi ancora migliorare il “secondo tempo” del servizio idrico integrato, diminuire l’impatto ambientale dei reflui, e proteggere il Padule di Fucecchio mantenendone il “deflusso minimo vitale” in estate.

Il progetto del Tubone prevede un impegno complessivo da 195 milioni di euro compreso gli interventi di potenziamento dei depuratori Aquarno e Cuoiodepur e che coinvolgerà circa 300mila cittadini toscani.

Il Tubone avrà una lunghezza totale di 24 chilometri e “aggirerà” il Padule partendo da nord, costeggiandolo lungo il lato est, e arrivando a sud al depuratore di Aquarno. Il progetto è stato diviso in 4 lotti funzionali partendo da Santa Croce sull’Arno e terminando a Pieve a Nievole. I depuratori attualmente in funzione lungo il tracciato (Monsummano, Larciano, Stabbia) saranno trasformati in tre stazioni di sollevamento fognarie, che spingeranno i reflui verso l’impianto di Santa Croce.

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