capraia e limite, cerreto guidi, Città metropolitana, empoli, montelupo fiorentino, Vinci

Cinque comuni e “Due Rive per un Piano”

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domenica 7 Marzo 2021

Al via il percorso di partecipazione che accompagnerà la redazione del nuovo Piano Strutturale tra cinque comuni dell’Empolese-Valdelsa

Cinque comuni, un solo Piano Strutturale in cui coinvolgere cittadini, associazioni, mondo del lavoro e dell’impresa, e ovviamente i giovani del territorio. È questo l’obbiettivo del percorso partecipativo “Due Rive per un Piano” promosso dai comuni di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Empoli, Montelupo Fiorentino e Vinci, che hanno deciso di unire le proprie visioni in un unico Piano Strutturale Intercomunale di pianificazione urbanistica che disegnerà l’assetto futuro di tutto il territorio coperto dai cinque comuni. Toccherà alla cooperativa fiorentina Socialab, da anni impegnata sul fronte partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni pubbliche, il compito di dirigere le varie fasi del percorso partecipativo che accompagneranno la redazione del Piano Strutturale. Dopo una prima fase di ascolto, con interviste a personalità rappresentative del territorio e della sua storia, si proseguirà coinvolgendo i cittadini attraverso camminate urbane alla scoperta dei luoghi ritenuti più importanti dalla cittadinanza stessa. Poi ci sarà la fase di coprogettazione non solo con i cittadini, ma anche con le categorie economiche e le amministrazioni. Infine, verrà realizzata una mostra virtuale che racconterà l’idea di futuro del territorio su cui s’incentrerà il Piano Strutturale. Tra gli obbiettivi strategici già individuati nella fase preliminare della redazione del Piano Strutturale, che verranno sottoposti e poi perfezionati anche grazie al confronto con la cittadinanza, ci sono l’individuazione di aree produttive di carattere intercomunale, la riprogettazione di quelle aree del territorio indicate come barriere infrastrutturali, e quindi interessate dall’impatto di FIPiLi e rete ferrioviaria ad esempio, problematica peraltro che si collega direttamente anche alla riprogettzione della viabilità. Altri temi centrali, la sicurezza non solo stradale ma anche idraulica, fondamentale considerato il forte impatto morfologico dell’Arno sull’area, e infine il ripensamento della rete dei servizi.
Andrea Biagioni

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