Cinque luoghi da visitare nell’area metropolitana – 2^ parte
Cinque nuove tappe in volo sul territorio Metropolitano. Con il nostro drone vi portiamo sulle colline che sormontano Firenze, partendo dall’abitato di Londa, per poi deviare a nord-ovest verso Vicchio, dove si trova la casa natale di Giotto. Da lì ci sposteremo sul Parco Mediceo di Pratolino. Infine percorreremo il tratto mugellano della via degli Dei, per concludere il nostro viaggio su Fiesole.
Il comune di Londa occupa la parte sinistra del fiume Sieve ed è delimitato dal Monte Falterona, dal Monte Cucco e dal Monte Massicaia, mentre lo attraversano i torrenti Rincine e Moscia. Ci sono testimonianze di abitazioni etrusche fin dal VI secolo prima di Cristo. La Stele di Londa, oggi conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Tra i principali luoghi di interesse va menzionato il borgo che anticamente era isolato dalla confluenza dei due torrenti, che scorrevano in un letto diverso dall’attuale. Tale borgo prese il nome prima di “Isola” e, solo in un secondo tempo, di “Onda” da cui l’attuale nome del comune. Il nome è ricordato nello stemma che presenta un’onda argentata su sfondo blu.
La villa medicea di Pratolino, conosciuta oggi come Demidoff, si trova nel comune di Vaglia. La grande tenuta fu acquistata nel 1568 da Francesco I de’ Medici, che affidò a Bernardo Buontalenti l’incarico di edificare il palazzo per il soggiorno della sua seconda moglie Bianca Cappello. La villa fu demolita nel 1822, ma in seguito venne acquistata dalla famiglia di origine russa dei Demidoff, che adibirono a nuova villa l’edificio secondario, ingrandendolo e ristrutturandolo. Il parco resta uno dei più belli e vasti di tutta la Toscana, tra i più importanti nello stile all’inglese. Tra le sue bellezze spicca il gigante dell’appennino del Giambologna, simbolo del parco. Dal 2013 è stata inserita, insieme ad altre tredici ville medicee, come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
La “Casa di Giotto” rappresenta una delle tappe più interessanti di un viaggio a Vicchio. Situata sul colle di Vespignano, sottostante la chiesa di San Martino, era un´antica costruzione di epoca medievale che nel corso del tempo ha subito diverse modifiche. Qui nacque nel 1267 il grande artista fiorentino. Dopo un primo e sostanziale intervento, avvenuto nel 1840, ne sono seguiti altri verso la fine del secolo che ne modificarono l’aspetto originale. Con il terremoto del 1919 la casa subì gravissimi danni. L´acquisto del fabbricato, che dai primi del ´900 era stato utilizzato come annesso colonico, da parte del Comune di Vicchio ed il definitivo restauro del 1967 hanno riportato a nuova vita la “Casa natale di Giotto”. La nuova struttura, secondo la ristrutturazione del 2008, non si presenta come un museo, nel senso tradizionale del termine, ma come spazio di esperienza, di incontro e di produzione artistica.
La via degli Dei è un percorso escursionistico di 130 km che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini. Il nome deriva probabilmente dai nomi di alcuni monti attraversati, fra cui Monte Venere, Monte Adone a Monzuno e Monte Luario a Firenzuola, nei pressi del passo della Futa. In questo sorvolo con il drone, vi mostriamo alcuni luoghi simbolo della tratta mugellana: San Piero a Sieve, la Fortezza di San Martino, il Castello del Trebbio, la Badia del Buonsollazzo, Montesenario, tornando su Fiesole, con i suoi scorci sull’anfiteatro e su Firenze.
Fiesole guarda Firenze dall’alto con la sua eleganza e le sue antiche vestigia. Fondata dagli Etruschi alle pendici meridionali dell’Appennino Tosco-Emiliano con il nome di Vipsul, nel 90 ac si allea a Roma, prendeno il nome di Faesulae. Di quel periodo resta oggi si trova il Teatro Romano, che fa parte degli scavi nell’area archeologica che comprende anche le terme, un tempio etrusco-romano e un museo. A pochi metri dal Teatro Romano vi è l’entrata del Museo Bandini, dove è conservata un’importante ed ampia collezione di ceramiche dei Della Robbia. Centro della cittadina è piazza Mino da Fiesole, dove si trovano l’imponente cattedrale romanica, il Palazzo Altoviti (oggi sede del seminario vescovile), ed il Comune.
Nicola Giannattasio
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