Città metropolitana

Città europee, sfide globali: le proposte dei sindaci e delle sindache per l’Europa

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mercoledì 4 Ottobre 2023

Nel corso del summit organizzato a Firenze da Città metropolitana fiorentina e Ville de Paris a Palazzo medici Riccardi, definito uno statement specifico

L’idea al centro del summit è quella di portare le città a un livello centrale nel processo decisionale su politiche di ampio spettro, come sono le quelle di taglio europeo, ma non solo. Idea e principio poi declinata in uno statement scritto appositamente in occasione di questo incontro.

Da Barcellona a Zagabria, da Instanbul a Tirana, da Montpellier a Budapest, passando per Bologna e Napoli, fino ad Amsterdam e Reijkiyavick – assente per motivi di salute il sindaco di Roma – i primi cittadini si sono confrontati su argomenti alti, che hanno ricadute concrete sulla vita dei cittadini come il cambiamento climatico, il contrasto alla nuova povertà, il tessuto urbano delle città alle prese con l’overtourism tipico di questi anni, condividendo buone pratiche e idee, nella scia di una diplomazia formale e informale tra sindaci e sindache che, a Firenze e non solo, non può non far pensare a Giorgio La Pira.
Tra le idee concrete presentate nel summit, il sindaco di Istanbul ha parlato della iniziativa del suo Comune nel contrasto alla povertà, definito “municipalismo solidale”, ideato per mettere insieme persone che hanno difficoltà economiche con donatori disposti ad aiutarle.

Il tema dell’abitare è centrale e trasversale alle città, perché tocca più questioni: dalla stabilità economica alla costruzione dei nuclei familiari giovani, passando per la rendita. Ne hanno parlato, tra gli altri, il sindaco di Barcellona, la sindaca di Amsterdam e il collega di Bologna, che sta recuperando immobili dismessi per 10mila nuovi alloggi.
Tema, quello dell’abitare, che si interseca anche con quello degli affitti brevi: Zagabria per esempio sta aumentando la tassazione fino al massimo legale alle piattaforme che lucrano sugli affitti brevi e al tempo stesso costruisce appartamenti a prezzi calmierati, rivedendo le politiche del social housing. Politiche che dunque sono comuni a città anche distanti tra loro, come dimostra pure il dibattito sul tema acceso a Firenze negli ultimi tempi.
Centrale nel dibattito europeo è anche la tematica delle politiche migratorie e del supporto alle popolazioni colpite dai conflitti, il più vicino dei quali è quello in Ucraina. Su questo ha portato il suo contributo il sindaco di Kiev nel suo intervento da remoto, nel quale ha dichiarato di difendere e sostenere i valori democratici europei.

E tra le intenzioni definite nello statement finale del meeting – il cui seguito potrebbe essere organizzato prossimamente a Parigi – l’impegno ad anticipare di 10 anni gli obiettivi di carbon neutrality, fissato adesso al 2050, al 2040. E ancora la proposta di un nuovo programma di governo delle istituzioni europee con un ruolo centrale per le città, impegnate in azioni concrete a tutti i livelli, dalle grandi metropoli alle comunità più piccole, dalle periferie urbane alle aree interne: si chiede un rilancio dell’azione dell’Unione Europea attraverso il coinvolgimento attivo dei sindaci e delle sindache, che rappresentano il livello di governo più vicino ai cittadini. In particolare, si legge nella dichiarazione, si chiede che “la Commissione Europea e il Parlamento Europeo si dotino di strumenti di confronto permanente con i Sindaci europei e che istituiscano una propria commissione preposta alla promozione e allo sviluppo delle realtà locali”.
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Agnese Fedeli

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