Città Metropolitana di Firenze: funzioni, sfide e obiettive
Un video per spiegare come funziona l’ente metropolitano di Firenze
.
.
In questo video spiegheremo come funziona e quali sono le principali attività della Città Metropolitana di Firenze. La Città Metropolitana di Firenze è stata istituita con la legge n. 56 del 2014 insieme ad altre dieci Città Metropolitane nelle Regioni a statuto ordinario. Le altre Città Metropolitane sono Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma Capitale. Troviamo inoltre quattro Città Metropolitane anche nelle regioni a statuto speciale. Sono Cagliari, Catania, Messina e Palermo. Complessivamente le Città metropolitane raggruppano 1268 comuni per 46 milioni di chilometri quadrati e 21 milioni di persone residenti. Per quanto riguarda la Città metropolitana di Firenze, la popolazione residente nel 2021 conta quasi 1.000.000 di abitanti per una superficie territoriale di 3.514 chilometri quadrati e 41 comuni. Come detto, la Città metropolitana di Firenze è stata istituita l’8 aprile 2014 ed è operativa dal 1º gennaio 2015. Confina con la Città Metropolitana di Bologna, con la provincia di Prato e la provincia di Arezzo. La sua densità abitativa è di 288,49 abitanti per chilometro quadrato.
Quali sono le finalità e le funzioni della Città Metropolitana di Firenze? Sono molteplici e variegate. Si comincia dalla raccolta e l’elaborazione dati, l’assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, la promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazioni, la cura delle relazioni istituzionali, il controllo dei fenomeni discriminatori, l’adozione e l’aggiornamento annuale del Piano strategico metropolitano, la programmazione E gestione della rete scolastica, la pianificazione territoriale di coordinamento, di mobilità, di viabilità e la valorizzazione dell’ambiente. E ancora la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico sociale e dei sistemi di informatizzazione e digitalizzazione.
Accanto al modello delle città metropolitane ci sono altre tipologie europee di enti di questo tipo per esempio il modello di Berlino, Brema, Amburgo, Vienna, Madrid e Bruxelles. Enti che sono vere e proprie città-Stato, alle quali viene riconosciuta personalità giuridica speciale e titolari di funzioni, come quelle, per esempio di pianificazione e organizzazione dei trasporti. Funzioni che vengono esercitate insieme alle singole amministrazioni locali.
O ancora il modello di Londra, l’unico organismo istituito con legge del Parlamento competente a svolgere nell’area metropolitana funzioni relative alla pianificazione infrastrutturale e territoriale. Vediamo anche il modello delle città metropolitane francesi, orientato essenzialmente a funzioni di pianificazione, in stretta connessione con i comuni pertinenti all’area e i principali attori economici, sociali e culturali del territorio. Infine, il modello di Barcellona, dove l’area metropolitana è soltanto l’ambito territoriale di riferimento per l’attivazione di una cooperazione funzionale tra soggetti amministrativi locali.
Particolarmente rilevante per la Città Metropolitana di Firenze è il tema della mobilità. La sfida di mobilità nella Città Metropolitana in termini di ripartizione modale del traffico motorizzato è rappresentata da questi numeri: 2,9 milioni gli spostamenti in auto, 110.000 gli spostamenti in treno, 126.000, gli spostamenti in tram e ancora 340.000 gli spostamenti in bus urbano e 33.000 gli spostamenti in bus extraurbano. Relativamente allo sviluppo economico e turistico, le città metropolitane sono il propulsore dello sviluppo economico, della competitività e dell’attrattività. In particolare, la Città metropolitana di Firenze produce 37,10 MILIARDI di euro, che rappresentano il 2,34% del valore aggiunto al sistema Paese da tutte le 14 città metropolitane italiane. Nell’ultimo anno pre pandemia, ossia il 2019, le città metropolitane hanno accolto 31 milioni di visitatori stranieri, pari al 47% del totale del turismo straniero in Italia su dati Istat.
Cambiamo argomento. Relativamente ai poli logistici, la strategia della Città Metropolitana di Firenze è quella di implementare la rete di scambio intermodale presente nel territorio attraverso l’individuazione di punti strategici o aree di snodo nella rete infrastrutturale. Un sistema cioè di nodi intermodali, detti hub, classificati rispetto ai livelli e alla tipologia di accessibilità ricadenti nei diversi ambiti territoriali. In merito ai Poli della conoscenza, la Città Metropolitana di Firenze attribuisce importanza strategica alla messa in rete delle università italiane e straniere, pubbliche e private, nonché dei centri di alta formazione degli istituti di ricerca, in un network dell’alta formazione capace di valorizzarne il potenziale e aumentarne l’attrattività. A partire dall’alta qualità del sistema universitario della ricerca fiorentino, Città Metropolitana favorisce la cooperazione tra i docenti universitari dell’Università degli Studi di Firenze e quelli di enti fiorentini di ricerca nei settori della fisica, biochimica, OPTronica e chimica fisica, nonché con gli altri prestigiosi centri di formazione avanzata, oltre alle 40 sedi di università straniere e poli di ricerca internazionali e alle numerose scuole, accademie private d’arte e design che improntano il sistema della creatività.
Voltiamo pagina. Vediamo i principali strumenti di pianificazione della Città Metropolitana di Firenze. Essi sono il Piano Strategico Metropolitano, i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, detti PUMS, l’Agenda Metropolitana 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e infine il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Per quanto riguarda il Piano nazionale di ripresa e resilienza, gli enti metropolitani sono soggetti attuatori di un ammontare di risorse stimato in circa 4 miliardi e mezzo di euro. Nel dettaglio, la Città Metropolitana di Firenze risulta destinataria di finanziamenti PNRR per un totale di oltre 160 milioni di euro. Gli investimenti principali andranno su edilizia scolastica, infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore, cultura e inclusione, il restauro di Villa Mondeggi, progetti legati alla digitalizzazione, parchi urbani e piazze. E ancora impianti, aree sportive, mobilità ciclabile e programma innovativo della qualità dell’abitare.
Nel dettaglio, per il programma innovativo della qualità dell’abitare detto PINQUA in sigla. sono previsti 29 interventi per 30 milioni di finanziamento. Al restauro di Villa Mondeggi andranno 48 milioni di euro. E ancora per l’edilizia scolastica sono previsti stanziamenti per 12 milioni per lavori di adeguamento antincendio e sismico. Per lavori di adeguamento e riqualificazione andranno ulteriori 15 milioni di euro. Ai piani urbani integrati legati a cultura, inclusione sociale, sport e benessere andranno 102 milioni di euro per 17 progetti. 1.000.000 di euro circa andrà alla realizzazione della Ciclovia del Sole Verona-Firenze. E ancora 14.000€ circa di finanziamento sono destinati a progetti sulla digitalizzazione. Vediamo adesso il Piano nazionale complementare al PNRR. La Strategia nazionale delle aree interne, prevede un investimento da 300 milioni per la manutenzione delle strade delle aree interne, delle quali è titolare il Ministero delle Infrastrutture con Province E città metropolitane quali soggetti attuatori. La Città Metropolitana di Firenze risulta destinataria di quasi 4 milioni mezzo di euro per migliorare l’accessibilità e la sicurezza delle strade ricadenti nei territori del Mugello, del Bisenzio e della Val di Sieve, con una programmazione annuale di più interventi dal 2021 al 2026.
Relativamente alla forestazione urbana, ossia alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano, si prevede una serie di azioni rivolte alle città metropolitane per migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini di tutti i Comuni, attraverso interventi di rimboschimento che contrastino i problemi legati all’inquinamento atmosferico, all’impatto dei cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità. In questo capitolo la Città Metropolitana di Firenze porta avanti sette progetti di riforestazione urbana e valorizzazione ecologica di aree produttive per oltre 3,2 milioni di euro.
La Città Metropolitana di Firenze lavora in collaborazione con molti altri enti. Tra questi, negli anni sono stati stretti protocolli di intesa tra città metropolitane. Nello specifico Bologna e Firenze hanno firmato un protocollo di intesa che ha soprattutto lo scopo di promuovere in modo sinergico il ruolo internazionale delle due città. E ancora le reti europee, fondamentali nella costruzione di uno spazio di dibattito politico per costruire insieme il futuro delle città europee, in particolare con Eurocities e METREX. Grazie al continuo supporto di Anci, si sono consolidati i gruppi di lavoro inter metropolitani per la risoluzione di problematiche comuni legate per esempio alla progettualità del PNRR. Ma la Città metropolitana è deputata, oltre a organizzare servizi sovracomunali, anche a esercitare il principio di sussidiarietà. La norma indirizza l’ente a prevedere forme di organizzazione in comune delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza. Le tipologie di collaborazione nelle previsioni dei diversi statuti sono estremamente ampie, prevedendo, tra le altre, la creazione di uffici comuni, l’avvalimento di uffici della città metro, la definizione di accordi quadro di collaborazione istituzionale, la stesura di protocolli operativi e altre forme di collaborazione funzionale più leggere, individuate di volta in volta.
Tutte le informazioni su cittametropolitana.fi.it
Elenco dei Comuni
- bagno a ripoli
- barberino di mugello
- Barberino Tavarnelle
- barberino val d’elsa
- borgo san lorenzo
- calenzano
- campi bisenzio
- capraia e limite
- castelfiorentino
- cerreto guidi
- certaldo
- dicomano
- empoli
- fiesole
- figline e incisa valdarno
- firenze
- firenzuola
- fucecchio
- gambassi terme
- greve in chianti
- impruneta
- incisa in val d’arno
- lastra a signa
- londa
- marradi
- montaione
- montelupo fiorentino
- montespertoli
- palazzuolo sul senio
- Pelago
- Pontassieve
- Reggello
- Rignano sull’Arno
- Rufina
- San Casciano in Val di Pesa
- San Godenzo
- San Piero a Sieve Scarperia
- Scandicci
- Sesto Fiorentino
- Signa
- Tavarnelle Val di Pesa
- Vaglia
- Vicchio
- Vinci