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Empoli, aperta la rotatoria “a 8” di Carraia

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domenica 14 Marzo 2021

Si tratta di due rotonde unite che realizzano un unico anello. Costo dell’operazione: 150.000 euro.

È stata aperta completamente la rotatoria di Carraia ad Empoli. Giovedì 11 marzo, infatti, sono stati tolti le transenne ed i vari elementi del cantiere. I lavori iniziarono il 17 agosto 2020 con un investimento da 150mila euro per una infrastruttura al servizio della Circonvallazione Sud che rende più sicura l’intersezione stradale con via Pirandello. Una nuova rotatoria operativa all’ingresso della Circonvallazione Sud, arteria recentemente realizzata per connettere più velocemente la parte sud cittadina alla superstrada Fi-Pi-Li, divenuta snodo importante per la città.

Il vicesindaco di Empoli, Fabio Barsottini, ha ricordato che questo intervento è stato «uno dei primi cantieri pubblici che abbiamo aperto dopo il lockdown causato dal Covid-19. Finalmente abbiamo concluso i lavori e aperta questa nuova rotatoria che oltre a rendere più bello l’accesso alla zona di Carraia renderà più sicuro l’incrocio stradale», ha concluso il vicesindaco.

Nello specifico, la rotatoria è simile a un 8 e consente di effettuare le diverse manovre di immissione in modo più sicuro sia per coloro che arrivano dalla superstrada, da via dei Cappuccini e da Monteboro, evitando l’attraversamento della zona residenziale di Carraia. La nuova intersezione si configura come una rotatoria non convenzionale a 5 rami: si tratta di due rotatorie ravvicinate con un diametro di 30 metri in modo da consentire la realizzazione di un unico anello di rotatoria. In questo modo è possibile ottenere un unico collegamento tra le strade intersecanti. I rami presentano un’unica corsia in ingresso di 3,5 metri di larghezza ed un’unica in uscita di 4,5 metri di larghezza. L’intervento ha interessato anche la realizzazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led all’interno dell’aiuola a verde della rotatoria che ospita anche due olivi.

Marco Gargini

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