Città metropolitana, comuni, empoli

Empoli: la fontana dei leoni torna alla sua originaria bellezza

Share
CONDIVIDI
mercoledì 23 Dicembre 2020

I leoni della fontana di piazza Farinata degli Uberti “liberati” dal metallo delle impalcature in cui sono stati rinchiusi nei mesi scorsi

Piazza dei Leoni, nel cuore di Empoli, tornata a essere illuminata dal bianco del marmo apuano dell’opera, uno dei simboli della città.
Un restauro per il quale l’amministrazione comunale ha lavorato moltissimo a fianco del tessuto associativo locale, in particolare dopo mesi di iniziative firmate da Unicoop Firenze grazie alla campagna di raccolta popolare ‘Abbraccia Empoli’.
Un po’ a sorpresa e con qualche giorno di anticipo rispetto alla fine del 2020 la ditta incaricata dal Comune di Empoli, Piacenti Spa di Prato, ha terminato l’opera di recupero e ripulitura del complesso scultoreo.
Un restauro davvero importante per tutta la città.

I numeri di Abbraccia Empoli: quasi 35 mila euro, per la precisione 34.670,76, raccolti, che sono stati raddoppiati dalla cooperativa, 7000 persone coinvolte nelle iniziative, 80 iniziative organizzate, oltre 150 fra associazioni, enti coinvolti ed esercizi commerciali aderenti.

Il costo dell’intervento è stato di 123.700 euro. Di questi 70.000 euro arrivano dalla raccolta fondi avviata grazie all’iniziativa di Unicoop Firenze.

Si sono impegnati per questo importante restauro anche Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, sempre molto attenta e sensibile al recupero dei monumenti nel nostro territorio. A contribuire sono stati anche l’Empoli F.C., i tifosi dell’Unione Clubs e la Libreria Rinascita.

LA FONTANA – La composizione generale della fontana si deve all’ingegner Giuseppe Martelli, l’autore delle Naiadi a sostegno del piatto alla base dello zampillo centrale è lo scultore Luigi Pampaloni ed i Leoni posti ai quattro angoli sono ascrivibili a Luigi ed Ottaviano Giovannozzi. La fontana è datata dal 1828.
Lo scopo del restauro è stato quello di un recupero estetico che favorisca una corretta lettura dei valori plastici e cromatici dell’opera e contemporaneamente arresti l’azione dei fenomeni di degrado, tutto questo per evitare un ulteriore aggravamento delle condizioni di conservazione dei materiali. La superficie della fontana sarà controllata centimetro per centimetro. Sono ormai trascorsi quasi 20 anni dall’ultimo restauro della Fontana e i problemi conservativi dei materiali, cioè il marmo apuano e la pietra arenaria grigia, si erano manifestati nuovamente con le stesse caratteristiche presenti prima del passato intervento. Particolarmente invasiva era la formazione di strati di calcare, ma anche la formazione di vegetazione. Nel restauro è compreso la manutenzione del sistema di distribuzione e controllo per l’erogazione e la portata d’acqua dei getti della fontana. L’acqua in circolo che sgorgherà da sopra le Naiadi sarà demineralizzata per evitare più possibile la formazione di licheni, altre alghe e formazioni calcaree.

Tags: