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Firenze a sostegno della candidatura dell’Esma a patrimonio Unesco

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mercoledì 22 Febbraio 2023

Il museo è stato l’ex carcere di detenzione e tortura durante il regime dei generali in Argentina

Firenze e i diritti umani, un legame indissolubile che risale al 1786. Quell’anno Pietro Leopoldo di Lorena abolì la pena di morte, facendo sì che il Granducato di Toscana diventasse il primo stato al mondo a muovere un passo in quella direzione. Oggi questo legame si rinsalda con il sostegno che il Comune di Firenze ha deciso di fornire alla candidatura nell’elenco dei luoghi patrimonio mondiale Unesco, del museo della memoria dell’Esma di Buenos Aires, ex centro clandestino di detenzione, tortura e sterminio. Esma è l’acronimo di Escuela Superior de Mecánica de la Armada, divenuta tristemente celebre nel periodo del cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale, che dal 1976 al 1983 vide l’Argentina governata con metodi sanguinari dalla dittatura dei Generali. In quel periodo più di quattromila persone incarcerate nella struttura sono state torturate, uccise e fatte sparire. Alla presentazione del sostegno di Firenze alla candidatura Unesco sono stati ospiti l’ambasciatore argentino a Roma Roberto Carles e la signora Vera Vigevani Jarach. Scrittrice, giornalista e attivista, fuggì dall’Italia per scampare alle leggi razziali fasciste, per poi diventare in Argentina una delle madri di Plaza de Mayo in seguito alla morte della figlia Franca. Rapita, segregata all’Esma e poi uccisa con uno dei “voli della morte” sull’oceano.
Nicola Giannattasio

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