comuni, firenze

Firenze, Festa del dono 2021

Share
CONDIVIDI
domenica 21 Novembre 2021

Una serata per parlare di accoglienza e solidarietà. Dieci storie di donne, uomini o associazioni che hanno scelto di privilegiare la generosità e la cura degli altri, dando loro un riconoscimento da parte del Comune di Firenze.


Donare il proprio tempo, le proprie competenze, il proprio lavoro, agli altri e alla comunità: la generosità è un impegno, un’azione per niente scontata che alcune persone più di altre portano avanti con perseveranza e tenacia. Ma anche la gentilezza e la cura anche dei più semplici dettagli conta nella quotidianità di tutti noi e dei nostri rapporti.
La festa del dono è stata una serata per parlare di accoglienza e solidarietà e raccontare dieci storie di donne, uomini o associazioni che hanno scelto di privilegiare la generosità e la cura degli altri, dando loro un riconoscimento da parte del Comune di Firenze.
La festa è giunta alla terza edizione, promossa dalla vicesindaca Alessia Bettini e dai presidenti dei cinque quartieri.

Ecco alcuni dei protagonisti della Festa del Doni, che hanno ricevuto dalla vicesindaca una pergamena di riconoscimento. Elèna Santioli, giurista internazionale, specializzata nella lotta contro la tratta dei minori e nel diritto di asilo, impegnata da anni in Ong, attualmente a Lesvos in Grecia dove coordina un progetto di assistenza legale gratuita e indipendente nei campi profughi. Due i ristoratori che durante i mesi del lockdown sono scesi in campo per i più bisognosi, Lorenzo Dei, animatore del centro commerciale naturale “Canto alla Mela”, che ha fatto da collettore tra tutte le attività della zona, arrivando a preparare anche 50 pasti al giorno per famiglie in difficoltà segnalate dai servizi sociali e Marco Agresti, di piazza Nobili, che, dopo 100 giorni di apertura si è trovato chiuso a causa della pandemia e ha di fatto messo a disposizione di chi era in difficoltà i suoi frigoriferi pieni, grazie al supporto del quartiere.

C’è anche un “piccolo grande cittadino attivo”, Jacopo, che ha cominciato alla finestra di casa sua a raccogliere giocattoli per bambini in difficoltà: la sua finestra è diventata una stanza, piena di cose da donare a suoi coetanei, facendo nascere una bellissima rete di generosità nel quartiere 2.

Poi il Cisom, Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, sezione di Firenze, attivo nella rete di solidarietà del quartiere 4 con la consegna di spese, pasti solidali e pacchi natalizi, adesso al lavoro per far nascere una “giocoteca” anche in questa zona, facendo crescere il progetto di Jacopo.

10 storie insomma che ne rappresentano 100, 1000 immagini da un territorio permeato dal senso di collettività, dal bisogno di attivarsi per gli altri che porta al piccolo gesto, all’intervento di valenza locale che risolve problemi e difficoltà più grandi in modo spesso definitivo.
Cesare Martignon

Tags: