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Fucecchio, dall’accoglienza dei profughi alle sfide grazie al Pnrr

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lunedì 14 Marzo 2022

Il sistema produttivo è vivace, con aziende che sono partite da una lavorazione artigianale per trasformarsi in imprese moderne e strutturate.

Il Comune di Fucecchio – lembo più occidentale della Città Metropolitana di Firenze – tende una mano all’Ucraina invasa. Una piccola delegazione con il Sindaco Alessio Spinelli – che ha girato queste immagini – ha raggiunto Przemysl, città polacca al confine con l’Ucraina con un carico di materiale destinato, in gran parte a una struttura per bambini autistici di Leopoli. La delegazione, con l’assessore Valentina Russoniello e altri cittadini ed esponenti del mondo del volontariato fucecchiese, aveva contatti anche con l’Unesco e con la Caritas locale. Nel viaggio di ritorno sono stati portati nel paese toscano undici profughi, tra cui una famiglia con un bambino disabile. Le parole del sindaco che abbiamo sentito durante il viaggio di ritorno.

Quella dell’attenzione alle persone, spiega l’amministrazione fucecchiese, è uno dei punti su cui il Comune investe di più. Dal campo della salute a quello della scuola. E adesso con i fondi del PNRR gli obiettivi si allargano.

Fucecchio, città dove il 23 agosto del 44 l’esercito tedesco consumò l’efferata strage del Padule, con 174 vittime, è una città che punta molto sulla memoria delle generazioni più giovani, con un progetto come quello del gruppo “Fucecchio è libera”. E proprio alla partecipazione dei più giovani sarà dedicato il Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi che sta nascendo in questi giorni.

Il sistema produttivo è vivace, con aziende che sono partite da una lavorazione artigianale per trasformarsi in imprese moderne e strutturate. Come la Palagina, leader in Italia e all’estero nel campo delle zanzariere e delle tende speciali.

Il calzaturificio Freeland nato nel 2000 si è ritagliato un ruolo di primo piano e lavora con i maggiori marchi mondiali del lusso.
Damiano Fedeli

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