figline e incisa valdarno

Gaville, un viaggio nel tempo tra la cività contadina

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venerdì 20 Novembre 2020

Il Museo della civiltà contadina di Gaville, frazione nel comune di Figline e Incisa Valdarno, ospita centinaia di oggetti raccolti tra i contadini del posto

Un viaggio nel tempo, alla ricerca della tradizione e di una cultura che non esiste più. Il Museo della civiltà contadina di Gaville, piccola frazione collinare nel comune di Figline e Incisa Valdarno, raccontata anche da Dante nel venticinquesimo canto dell’Inferno, sorge accanto all’antica Pieve Romanica e ospita centinaia di oggetti raccolti tra i contadini del posto e divenuti mostra già dagli anni ’70. Diviso a stanze, tutte rigorosamente con pavimenti in pietra e arredati con mobili originali, il museo racconta l’arte della tessitura, ma soprattutto antichi mestieri come il fabbro, il falegname o il calzolaio. Suggestiva in particolar modo, la cosiddetta stanza dell’olio, dove una enorme macina risalente al 18o secolo, cattura l’attenzione di ogni visitatore. Passeggiando tra le cantine e le stanze arredate di arnesi e strumenti utili ai lavori nei campi, si incontrano anche oggetti quasi sconosciuti come la manarola, una specie di trapano che serviva per ricucire i cocci rotti, o il guadagnolo, uno strumento che serviva per il recupero delle gocce di olio che altrimenti sarebbero andate perdute dopo la spremitura. Il lockdown ovviamente ha messo in crisi l’attività di questo piccolo museo di campagna, che anche grazie a feste e visite guidate organizzate con le scuole limitrofe, prima della pandemia contava quasi tremila visite l’anno, ma che adesso è costretto a sopravvivere solo grazie al contributo dei soci.
Leonardo Bardazzi

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