Isolotto, il giardino della Montagnola intitolato a Sergio Rusich
La cerimonia lo scorso 7 giugno per l’insegnante, partigiano, deportato ed esule istriano giunto a Firenze all’indomani del trattato di Parigi
Un giardino intitolato a Sergio Rusich proprio davanti alla scuola, la primaria Montagnola, dove il docente, partigiano e profugo istriano insegnò dal 1955. Il taglio del nastro è avvenuto il 7 giugno alla presenza dei figli Silva e Dario, dell’assessora Maria Federica Giuliani, del presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, del consigliere comunale Renzo Pampaloni e dei rappresentanti di Aned e Arci. Nato a Pola, antifascista e membro delle brigate partigiane in Istria, Rusich fu deportato a Flossenburg e liberato dai russi il 9 maggio 1945. Rientrato a Pola, fondò l’associazione partigiani italiani e, dopo il trattato di Parigi, fu costretto all’esodo che lo portò a Firenze. Cinque parole ben impresse sulla pietra della targa descrivono l’essenza di Sergio Rusich: insegnante, partigiano, deportato, esule istriano.
Marco Gargini
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