Lastra a Signa, il cambiamento continua
Prosegue la rigenerazione urbana del comune: dai nuovi lotti di restauro delle mura ai progetti per l’antico Spedale di Sant’Antonio. Con un’attenzione particolare per tutti gli sport.
Storicamente il ruolo di Lastra a Signa, nella Città Metropolitana di Firenze, è stato quello di essere un avamposto a difesa del capoluogo, come testimoniano le antiche mura, a cui collaborò anche Brunelleschi, che circondano il centro storico. Le stesse mura dalle quali ha preso il via il percorso di rigenerazione urbana. Un processo la cui la prima tappa è stata inaugurata la scorsa primavera, ma che è tuttora in corso.
Uno dei progetti per il prossimo futuro riguarda il recupero del quattrocentesco Spedale di Sant’Antonio per il quale è prevista una nuova vita. Diventerà un polo per il coworking, sale mostre e aule per didattica e formazione professionale. Un progetto da quattro milioni di euro.
Lastra a Signa è anche altro: associazionismo, ad esempio, e attenzione a tutti gli sport.
A marzo, inoltre, si terrà un appuntamento particolarmente atteso dagli appassionati del ciclismo storico: la Lastrense.
Tra le tante imprese del territorio la Sparla&Gerardi, azienda del settore vinicolo, impegnata nel rilancio di vari marchi. Tra questi, il Ronchi Pichi, storico vino aromatizzato nato agli inizi del Novecento. Un prodotto vintage che sta riscoprendo una nuova vita.
Dall’iniziativa di due giovani fratelli è nata Bucolica, azienda agricola che si è trasformata in circolo culturale agricolo. Qui si produce nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, con percorsi di visita per persone di tutte le età e serate musicali alla riscoperta delle tradizioni popolari.
Damiano Fedeli
Musica: FME Free Music Archive
