Città metropolitana

“Le regole del gioco”, un progetto promosso da Città Metropolitana, UniFi e Centro Sportivo Italiano

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martedì 20 Giugno 2023

L’obiettivo del progetto “Le regole del Gioco”, promosso dalla Città Metropolitana di Firenze, da UniFi e dal Centro Sportivo Italiano è formare animatori ludici in grado di utilizzare i giochi da tavolo e i giochi di ruolo nei loro interventi, non solo quando i destinatari sono i bambini ma anche in contesti particolari come i centri di detenzione o le residenze per anziani. La proposta di questa iniziativa, che ha ospitato nel plesso Brunelleschi di UniFi la prova finale per l’ottenimento della certificazione CSI, Centro Sportivo Italiano, di “Animatore Ludico di Primo Livello”, è usare il gioco strutturato nella convinzione che possa far sviluppare competenze e incentivare nei partecipanti alle attività, la capacità di cooperare insieme alla risoluzione di problemi, oltre a potenziare abilità cognitive, di interazione e decisionali. Ma il gioco da tavolo è anche una palestra per la mente sotto molti aspetti, come lo sviluppo di strategie, alleanze tra i giocatori, oltre che un modo per conoscere meglio chi si ha davanti e intavolare relazioni sotto nuove prospettive. Gli Animatori Ludici sono figure professionali (educatori, insegnanti, bibliotecari, animatori, formatori) che utilizzano all’interno dei propri contesti educativi un approccio ludico, attraverso le forme di intrattenimento strutturate tipiche dei giochi da tavolo e dei giochi di ruolo. Le attività svolte dall’educatore ludico comunque possono variare a seconda del contesto in cui operano, come ad esempio scuole, centri ricreativi, musei, comunità carcerarie o contesti terapeutici. L’animatore ludico valuta poi in modo metodico l’efficacia delle attività di gioco e i progressi dei partecipanti. Si possono utilizzare strumenti di valutazione formali o informali per raccogliere dati e osservare l’apprendimento e lo sviluppo dei partecipanti nel tempo. Spesso gli animatori ludici lavorano in team con altri professionisti, come insegnanti, psicologi, terapisti occupazionali o assistenti sociali, per offrire un supporto completo ai partecipanti e interagire fattivamente nelle attività di recupero e reinserimento.
Cesare Martignon

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