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Le Vie di Dante / Mugello

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martedì 15 Dicembre 2020

A cavallo tra il XIII ed il XIV secolo il fermento all’interno della Repubblica, porto la Città di Firenze a guardare a nord cercando di espandere la propria influenza nel Mugello, allora dominato dagli Ubaldini. Di questa famiglia furono personaggi di spicco il cardinale Ottaviano e l’arcivescovo Ruggieri, entrambi citati da Dante nel suo Inferno. Il Mugello è una delle tappe più affascinanti de “Le vie di Dante”, progetto interregionale che, a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, vede coinvolti 36 comuni tra Toscana e Romagna, con capofila la Città metropolitana di Firenze. Un’offerta all’insegna dei ritmi slow tra cultura e natura, con molteplici eventi lungo l’arco del 2021. Gli Ubaldini erano una famiglia di fazione ghibellina che dominò il Mugello dalla valle della Sieve fino alla Romagna. Il loro potere constava soprattutto nel controllo delle rotte commerciali che dalla Toscana portavano a Bologna e fu principalmente per questo motivo che si scontrarono con l’espansione fiorentina. I contatti tra Dante e la famiglia Ubaldini raggiunsero l’apice nel 1302, quando gli esuli fiorentini di cui il poeta faceva parte, garantirono economicamente in caso di attacco della Repubblica alla famiglia mugellana, che aveva la sua sede principale nel castello di Montaccianico. La guerra infiammò quello che oggi è il territorio appartenente all’attuale Comune di Scarperia e San Piero, fino alla vittoria di Firenze. Dal 2008 l’area di Montaccianico è oggetto scavi archeologici che potrebbero regalare in futuro un altro luogo di interesse turistico per un territorio ricco di attrattive. Scarperia, nata per volere di Firenze nel 1306, si presenta oggi come uno dei borghi più affascinanti del Mugello. Il simbolo è sicuramente il Palazzo dei Vicari, più volte distrutto e ricostruito nel corso dei secoli. Nella vicina Sant’Agata del Mugello troviamo una delle chiese più antiche del territorio, la Pieve Romanica del 984. Caratteristica dell’edificio è il tipo di copertura col quale l’armatura del tetto a due spioventi viene posata direttamente sui sei pilastri. Il rapporto tra Dante Alighieri ed il Mugello era strettissimo. Ci spostiamo nel Comune di Vaglia, oggi celebre soprattutto per il meraviglioso Parco Mediceo di Pratolino, quella Villa Demidoff che rappresenta una delle perle della Città Metropolitana di Firenze. All’epoca di Dante Alighieri la zona di Vaglia era soprattutto conosciuta come tappa obbligata per chi si volesse spostare da Firenze verso la Romagna. Percorrendo quella che oggi è conosciuta come strada Bolognese, ci troviamo alle spalle la vista sulla città. E proprio uno di questi punti panoramici è citato dal Sommo Poeta nel XV canto del Paradiso. “…non era vinto ancora Montemalo Dal nostro Uccellatojo, …” , citando quella che ancora oggi si chiama via dell’Uccellatoio. Il Santuario di Monte Senario, che domina tutto il territorio del Mugello. Fondato nel 1234, è uno dei luoghi di culto più importanti di tutta la Toscana. Ai confini tra Mugello e Val di Sieve si trova il borgo di Dicomano, che secondo molti fu attraversato dal fuggitivo Dante nel suo percorso che lo portò dalla Toscana al suo esilio in Romagna. Oggi il borgo presenta alcuni tesori nascosti come la Pieve di Santa Maria, che da un piccolo poggio sovrasta l’abitato e il Museo Archeologico, che raccoglie le testimonianze della presenza etrusca nella zona. La figura di Dante Alighieri permea la storia del Mugello. La sua figura di politico e guerriero lo portò probabilmente sul campo di battaglia anche a Borgo San Lorenzo, oggi principale centro abitato di un territorio in cui offerte culturali e naturalistiche viaggiano di pari passo. Dopo essere stato costretto all’esilio, Dante fu ospite degli Ordelaffi di Forlì ed è probabile che ci fosse anche lui nel 1303 nella discesa in campo per la battaglia di Puliciano, dove si trovava un castello precedentemente degli Ubaldini passato sotto il controllo della Repubblica. Siamo nella frazione di Ronta e oggi dell’antico maniero non ci sono più tracce. Al suo posto la chiesa di Santa Maria a Pulicciano, sulla cui facciata si trova una targa dedicata proprio a Dante e a questi eventi. Scendendo sull’antica strada faentina, oggi SR302 brisighellese-ravennate, si percorre la strada che portava i pellegrini in Romagna. Prima di arrivare al Passo della Colla e da lì a Marradi, si trova un altro piccolo gioiello in località Madonna dei Tre Fiumi. L’omonimo santuario del 1578, di fronte a cui, alla confluenza dei torrenti Ensa e Farfereta, c’è un antichissimo mulino ad acqua precedente all’anno 1000.
Nicola Giannattasio

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