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Marradi, Protezione Civile, Vigili del fuoco e amministrazioni al lavoro dopo il terremoto

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mercoledì 20 Settembre 2023

È stata una giornata lunga per la città di Marradi, cominciata la mattina all’alba, alle 5.10 con la forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8. Centinaia di persone si sono riversate in strada, spaventate, dopo aver sentito tremare il letto e i muri, incapaci di tornare in casa e riprendere sonno. E le scosse sono continuate per tutto il giorno, scosse lievi, di assestamento, ma comunque registrate dall’INGV, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Gli sfollati sono 25, a cui è stato proibito di rientrare nelle proprie abitazioni finché i vigili del fuoco non avranno fatto i sopralluoghi del caso. Le scuole sono state chiuse per tutto il giorno. Una RSA che ha registrato danni è stata evacuata e i 20 anziani ospiti sono stati trasferiti in 2 strutture a Firenzuola. Intanto al Centro operativo comunale la Protezione Civile e i Vigili del fuoco si sono coordinati per decidere i prossimi passi e si sono confrontati anche con il sindaco Triberti e con il presidente della Regione Eugenio Giani, arrivato in elicottero insieme all’assessora Monia Monni.

Molti residenti hanno parlato di crepe che sono comparse sui muri e tanti hanno passato la giornata fuori all’aperto, con il terrore di stare in casa. La regione Toscana ha allestito un punto di raccolta per gli sfollati nella palestra comunale e alcuni hanno passato la notte qui, sulle brande.

Marradi è una città di appena 2900 abitanti, una città piccola, ma fortemente sismica perché si trova sull’estensione dell’Appennino tra Toscana ed Emilia Romagna. Non è certo la prima volta che si registrano terremoti: la scossa più recente è stata quella del 2019 di magnitudo 4.7, e quella più forte è stata nel 1919 di magnitudo 6.4. Le istituzioni si sono impegnate affinché la cittadinanza potesse tornare alla vita normale.

Laura Bonaiuti

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