Città metropolitana

Piano strategico e mobilità green

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sabato 15 Ottobre 2022

I progetti della Città Metropolitana per una svolta sempre più sostenibile

Il Piano Strategico è il documento principe dell’ente metropolitano. Quello della Metrocittà di Firenze si intitola Rinascimento metropolitano e mette insieme una serie di macrovisioni a breve, medio e lungo termine legate allo sviluppo strategico del territorio. Al suo interno, molto spazio è lasciato al tema della mobilità, declinato nella macrovisione dell’Accessibilità universale. La mobilità intesa come vettore di energie nuove in termini di rispetto dell’ambiente e delle persone, una mobilità multimodale, semplice, poco inquinante e capace di avvicinare territori, individui, risorse lavorative. Per costruire giorno dopo giorno una comunità di scala metropolitana sempre più vicina. Una mobilità smart, insomma, che contribuirà anche alla realizzazione delle altre due macroaree del Piano Strategico, quella delle opportunità diffuse, relativo – tra l’altro – all’ecosistema dell’innovazione e al network metropolitano dell’alta formazione, così come quella delle Terre del benessere, con un occhio di riguardo alla vivibilità del paesaggio.
Tra le azioni portate avanti dall’ente metropolitano, ci sono la tariffa integrata e “metrobonus trasporti” per gli studenti, 8 nuovi hub di interscambio, una rete di piste ciclabili e ciclostazioni sempre più estesa e capillare, investimenti importanti per nuovi mezzi ecologici, a basso impatto ambientale, come il Bus rapid transit. Azioni che puntano a trasformare in realtà una mobilità sempre più verde e sostenibile, definite puntualmente anche all’interno del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, del quale si è parlato nel corso di ExpoMove, kermesse dedicata alla mobilità a 360 gradi e organizzata alla Fortezza da Basso.

Vediamo le ultime novità sul tema.
La Città Metropolitana è impegnata verso la semplificazione della tariffa del Trasporto Pubblico Locale, grazie all’introduzione di una tariffazione integrata, ovvero un titolo unico di viaggio per tutti i mezzi su gomma e su ferro presenti sul territorio metropolitano fiorentino. L’intenzione è quella di definire un sistema di agevolazioni sostanziali, fino alla gratuità del sistema dei trasporti per alcune categorie di utenti come gli studenti. Un obiettivo su cui la Metrocittà è al lavoro attraverso risorse proprie e risorse nazionali inclusi i bonus del governo. Si tratta di un progetto ancora in fase di studio e tutto da concertare con sindaci e categorie che punta però a superare la distinzione tra urbano e extraurbano, semplifica e permette una più ampia offerta di trasporto, che diventa così ‘integrato’ e facilmente utilizzabile dai cittadini.
E’ poi in corso la progettazione di otto hub di interscambio del Trasporto Pubblico Locale. A Firenze è recente l’avvio dei due hub di Piazzale Montelungo e Vittorio Veneto, ideati per alleggerire il traffico in zona Stazione. In chiave metropolitana, sono allo studio – alcuni in fase avanzata – quelli di Calenzano, Montelupo, Bagno a Ripoli, Pontassieve, Empoli, Castelfiorentino e San Piero a Sieve, nodi di interscambio per i quali sono già stati ottenuti finanziamenti per oltre 11 milioni.
Altri 2,7 milioni verranno investiti per la mobilità ciclabile, tassello fondamentale per la mobilità sostenibile e integrata del territorio fiorentino e metropolitana, con la realizzazione anche di moderne ciclostazioni e l’estensione della rete ciclabile. Tra i progetti di più ampio respiro, ricordiamo la Superpista ciclabile Prato-Firenze, la ciclopista dell’Arno, e quelle dell’Empolese-Valdelsa, oltre il progetto della rete ciclabile lungo l’asse del fiume Sieve.

E ancora, in tema di mobilità sostenibile, la Città Metropolitana è stata in grado di ottenere un super finanziamento di 40 milioni di euro da qui al 2030 per il rinnovo del parco mezzi di trasporto. Anche questa, una operazione di sguardo strategico di medio-lungo termine, legata sia alla dimensione cittadina che metropolitana, con la rete denominata del “lotto debole” di ambito extraurbano.

Nella logica di dotare il territorio di nuovi mezzi, ecologici e sostenibili, si inserisce la strategia di realizzare linee di Bus rapid transit (BRT). Una opportunità di nuovo servizio in zone come il Chianti che non dispongono di un sistema di trasporto su ferro. Una soluzione moderna confortevole e sostenibile per raggiungere i punti nevralgici della città e i nodi di interscambio con gli altri mezzi, di cui l’agglomerato fiorentino dispone e disporrà nel prossimo futuro, a partire dalle nuove linee tramviarie.
Strettamente collegato al tema della progettazione di una mobilità sostenibile e smart è anche il progetto della “Sentient City Control Room” che consiste nella realizzazione di un aggregatore di big data a livello metropolitano, con capacità di erogare servizi di sentient city per l’analisi, di raccogliere in forma integrata i dati, di fornire assistenza e supporto decisionale agli operatori. Lo scopo è di monitorare lo stato della città e dei suoi servizi nei vari domini, condividere informazioni fra i vari operatori, ottimizzare i servizi stessi riducendone i costi e migliorare la capacità di reazione della città rispetto alle criticità, per ottenere servizi migliori e fornire pronte risposte. Il progetto Sentient City Control Room va oltre la pura ricognizione e aggregazione dati, in quanto le sue potenzialità permettono di implementare azioni in grado di: integrare dati provenienti dalle varie sorgenti; tenere sotto controllo lo stato della città e dei suoi servizi in tempo reale, per migliorare i servizi stessi, ridurre i costi, in accordo ai concetti delle Smart City; comprendere il comportamento dei suoi utenti e delle imprese per poter apprendere gli andamenti tipici, identificare le disfunzioni, definire e stimolare aggiustamenti; assistere gli utenti della città nell’uso dei servizi e stimolarli verso comportamenti “virtuosi” che possono portare beneficio alla qualità della vita secondo le linee strategiche della città, fornire prescrizioni e suggerimenti e supporto decisionale.
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Agnese Fedeli

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