Città metropolitana

Piano strategico metropolitano e mobilità

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mercoledì 27 Aprile 2022

Le ultime novità verso l’accessibilità universale, uno dei punti chiave del Piano strategico della Città metropolitana di Firenze. Ossia una mobilità che semplifichi gli spostamenti e avvicini le persone

Infrastrutture e mobilità sono temi che impattano molto sulla quotidianità delle persone. Sui tempi di spostamento verso scuola, lavoro, università; sulle modalità di raggiungere più o meno agevolmente varie zone del territorio, garantendo una buona qualità della vita a chi ci abita o a chi le visita. Ecco perché il Piano strategico metropolitano dedica un ampio capitolo al tema dell’accessibilità universale, intesa come modalità per semplificare gli spostamenti con il TPL e la mobilità intermodale, ma anche come strumento per avvicinare le persone. Andiamo quindi ad approfondire le novità sul tema. Sul territorio metropolitano sono entrate in funzione due infrastrutture molto attese. La prima, la variante di San Vincenzo a Torri, i cui lavori sono partiti nel dicembre 2018 per un investimento di oltre 7.5 milioni e mezzo di euro a carico della Città Metropolitana e un cofinanziamento di 1,5 milioni di euro da parte del Comune di Scandicci. Una opera che porta con sé miglioramenti per la qualità ambientale e per una maggiore sicurezza stradale. Correlati ai lavori per la Variante, inoltre, quelli per il nuovo sistema di laminazione delle piene del torrente Pesa. Intervento duplice che ha permesso di ottimizzarne tempistica, risorse e impatti sul territorio circostante. Altra opera che conduce il territorio verso una accessibilità universale e verso una rimodulazione dei tempi di percorrenza e delle modalità di spostamento, la passerella ciclopedonale fra Badia a Settimo e San Donnino. L’opera, a due campate, lunga 181 metri unisce il Comune di Scandicci e quello di Campi Bisenzio andando a ricucire una frattura storica tra le due rive dell’Arno e semplificando la scelta di utilizzare le due ruote o la combinazione di bici+treno, per molti pendolari verso Firenze. Questa nuova infrastruttura ha una duplice funzione: da una parte rendere accessibile la stazione ferroviaria di San Donnino a tutti gli utenti che provengono dall’altra sponda del fiume e dall’altra collegare i percorsi preesistenti sulle due rive dell’Arno, trasformandosi in un elemento fondamentale di quella che è la Ciclovia dell’Arno. La passerella è inserita nel Parco Fluviale dell’Arno, fa parte del progetto di Ciclovia dell’Arno e mette in collegamento i percorsi ciclopedonali tra Scandicci e Lastra a Signa con quelli tra Firenze e Signa. Questo permette di rafforzare ulteriormente i percorsi ciclabili del territorio oltre che rappresentare un ulteriore investimento per la mobilità sostenibile. Ma progettare la mobilità di area metropolitana degli anni futuri significa anche rafforzare la rete tramviaria. A questo proposito arriva la presentazione del tracciato della prosecuzione della linea 2 della tramvia fiorentina verso Sesto Fiorentino. Nello specifico, si partirà dalla Stazione di Santa Maria Novella e si arriverà in centro a Sesto Fiorentino, in piazza del Mercato. Il tutto senza interruzioni, con una fermata dedicata al Polo Scientifico, da cui una rete di bussini si diramerà verso tutte le facoltà del polo universitario. L’eliminazione della rottura di carico all’aeroporto (in altre parole, non sarà necessario cambiare tram) corrisponde a una linea che dal centro di Firenze porta direttamente al centro di Sesto passando anche dal Polo Scientifico con una fermata che sarà al centro dello stesso. Una rete importante non solo per il futuro di Sesto, ma per quello di tutta l’area metropolitana. Per quanto riguarda il finanziamento si parla di circa 220milioni, finanziati in parte con fondi regionali attraverso il Por (programmi operativi regionali) e in parte dal Ministero, per un abbattimento di 30mila tonnellate di Co2 e il trasporto di 80 milioni di passeggeri all’anno. Numeri che faranno della tramvia fiorentina la più grande opera tranviaria d’Europa.
Agnese Fedeli

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