#pianostrategico / Vinci capitale della Cultura opportunità per la crescita del territorio
A febbraio la prima scrematura. Si punta a trasformare la cultura in uno strumento reale di crescita economica del territorio.
La Città metropolitana rappresenta “un museo a cielo aperto”. Con queste parole il Piano Strategico della Metrocittà introduce l’importanza del turismo nello sviluppo dell’intero territorio. La ricchezza dell’offerta culturale non è solo un punto chiave per ripensare a un sistema turistico capace di integrare e valorizzare sistematicamente gli attrattori culturali, ma è anche un modo per potenziare reti di relazioni ad elevato valore economico e socioculturale. In questa ottica si inserisce anche la candidatura di Vinci a Capitale italiana della Cultura 2024. Una candidatura che non coinvolge esclusivamente la città di Leonardo, ma anche l’Unione dei Comuni “Circondario dell’Empolese Valdelsa”. L’asso nella manica di Vinci è sicuramente la figura di Leonardo, ma non solo.
Il programma è finalizzato alla trasformazione della cultura in uno strumento reale di crescita economica del territorio. È anche per questo che Vinci e il Circondario si affidano pure ad alcuni grandi gruppi presenti in zona. Un esempio è il gruppo Colorobbia Bitossi, nato da una piccola attività artigianale, e l’intento del Comune vinciano è quello di creare una scuola della ceramica. Senza dimenticare la Sammontana per cui c’è l’obiettivo di creare un museo del gelato artigianale.
La prima selezione sarà nel mese di febbraio 2022. Dalle 23 attualmente candidate si passerà a 10 realtà e, successivamente, fra queste 10 sarà scelta la capitale della Cultura 2024.
Vinci scommette sulla candidatura a Capitale italiana della cultura come leva per innescare meccanismi virtuosi e rilanciarsi dopo la crisi del turismo dovuta alla pandemia. Come si sta preparando il comune?
Marco Gargini
