Piccoli musei: il museo di arte sacra di Tavarnelle
Piccoli musei: il museo di arte sacra e l’antica arte del ricamo di Tavarnelle
Ci troviamo nel Museo di Arte Sacra di Tavarnelle, importante museo inserito nel Sistema Museale del Chianti e del Valdarno Fiorentino e collocato nelle sale al primo piano della canonica attigua alla pieve di San Pietro in Bossolo. La raccolta fu creata con le opere provenienti dalle chiese del territorio comunale, Tavarnelle e San Donato in Poggio in primis, alcune già depositate nella canonica di San Pietro e in Santo Stefano al Ponte a Firenze. È costituito in particolare da dipinti del XIII-XVIII secolo, oggetti liturgici e una piccola raccolta di ex-voto locuzione latina derivata dall’ellissi di ex voto suscepto, «secondo la promessa fatta». Inaugurato nel 1989 l’istituto nasce dalla volontà di catalogare, conservare e tutelare il patrimonio artistico della provincia e del circondario fiorentino.
La pieve, bellissima e collocata in un sorta di splendida terrazza panoramica, ha origini romaniche e presenta tre navate divise da cinque valichi di uguale ampiezza, sostenuti da semplici pilastri quadrangolari con bassi plinti a vista ed una semplice cornice alla sommità in luogo del capitello; altro motivo ornamentale, oltre la marcata e voluta asimmetria di tutto l’edificio, è una modanatura a risega che segue le archeggiature lungo tutto l’estradosso dell’arco. Dal chiostro si accede alla canonica, quindi al Museo d’Arte Sacra.
Il patrimonio proveniente della chiesa matrice è rappresentato da pregevoli pezzi di oreficeria, fra cui una croce astile databile al XIII secolo, qualche reliquiario di legno intagliato ed alcuni esemplari di vesti liturgiche appartenenti ad antichi parati. Il percorso museale inizia dal salone della canonica che custodisce un cospicuo numero di opere d’arte provenienti dal piviere di S. Pietro in Bossolo. Il percorso si sviluppa poi in diverse sale che custodiscono anche una piccola mostra sull’arte del ricamo di Tavarnelle Val di Pesa, che con il “Punto Tavarnelle” prima dell’industrializzazione del sistema moda riforniva importanti marchi, primo fra tutti, Ferragamo. Il merletto “Punto Tavarnelle”, tecnica che nasce ai primi del ventesimo secolo dall’inventiva di una suora, unisce e mette in collegamento le testimonianze della grande pittura toscana e l’alto artigianato artistico femminile, patrimoni d’arte e professione che hanno contribuito a valorizzare il prestigio del territorio chiantigiano.
Nell’orario estivo, dal 1 aprile al 30 ottobre il museo apre le sue porte sabato e domenica dalle 16 alle 19. Dal 1 novembre al 31 marzo la visita va organizzata su appuntamento.
Altre info su www.barberinotavarnelle.it nella sezione Territorio.
Cesare Martignon
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