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Piccoli Musei, il Museo del Tesoro di Santa Maria all’Impruneta

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lunedì 16 Novembre 2020

Un museo nato per conservare decine di oggetti d’arte e per tramandare la storia mista a leggenda della Vergine dell’Impruneta, un dipinto su tavola in legno, completamente restaurato nel ‘700 e meta di pellegrinaggi già al tempo dei Medici

Nella splendida e fotografatissima piazza Buondelmonti, proprio accanto alla millenaria e omonima basilica, sorge il Museo del Tesoro di Santa Maria all’Impruneta, nato per conservare decine di oggetti d’arte e per tramandare la storia mista a leggenda della Vergine dell’Impruneta, un dipinto su tavola in legno, completamente restaurato nel 700 e meta di pellegrinaggi già al tempo dei Medici

La visita inizia con la sala delle terrecotte, in cui si possono ammirare decine di manufatti rigorosamente locali, tra cui quello che accompagnava la madonna dell’Impruneta in processione. Nel museo si trova custodita anche una nutrita o originale raccolta di libri corali miniati, databili tra il XIV e il XVI secolo, che al tempo servivano per i canti e per la lettura dei salmi durante le messe officiate nella basilica.

Ma tra tessuti, terrecotte, argenteria e dipinti, uno degli oggetti più interessanti custoditi nel Museo del Tesoro, resta il cosiddetto cuscino dell’Impruneta, scoperto dopo i bombardamenti che rasero al suolo la chiesa durante la seconda guerra mondiale e appartenente alla tomba del Vescovo Antonio degli Agli.
Il cuscino, dagli smaglianti colori, è probabilmente il primo esempio della tecnica a patchwork, che utilizza una trentina di frammenti di stoffe differenti (lane, sete, lampassi, damaschi, velluti) di diversa provenienza.

Leonardo Bardazzi

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