Piccoli musei, il Museo di arte sacra di Montespertoli
L’opera più significativa è di Filippo Lippi e risale al periodo compreso tra il 1440 e il 1445
Tratti delicati dei volti della Madonna e del bambino, un attento studio della prospettiva. Siamo in pieno Rinascimento e Filippo Lippi, uno dei maestri di questo periodo, realizza fra il 1440 e il 1445 questo piccolo dipinto per la pieve di Botinaccio fra la Val di Pesa e la Valdelsa. È il capolavoro più significativo conservato nel museo d’Arte sacra di Montespertoli.
Come in tutte le cose non bisogna fermarsi alla facciata. Ad esempio, dietro a questa, realizzata all’inizio del Novecento con una finta decorazione a marmi bianchi e verdi, si nasconde una delle chiese più antiche di tutta la Valdelsa: la Pieve di San Piero in Mercato, ricordata già prima dell’anno Mille. Questa chiesa rappresentò per tutto il medioevo e fino al quattrocento il centro della vita religiosa ma anche delle attività economiche di Montespertoli, con la via Francigena non molto distante. A questa pieve facevano capo tutta una serie di chiese del territorio, molte delle quali hanno cessato col tempo la loro funzione. I loro tesori sono stati raccolti nel 1996 proprio a San Piero in Mercato nel Museo d’arte sacra che è frutto di una convenzione fra il Comune e la Curia.
Damiano Fedeli
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