Città metropolitana, comuni, Signa

Signa: natura, sviluppo e tradizioni per il rilancio

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venerdì 12 Novembre 2021

Cultura, arte, green economy, mobilità alternativa e sviluppo del Parco dei Renai e dell’antica tradizione della paglia. Così il Comune volta pagina dopo il Covid.

Cultura, arte, green economy, mobilità alternativa e sviluppo. Aspettando la realizzazione dell’annoso progetto del ponte sull’Arno, Signa rilancia dopo la pandemia. La riqualificazione del centro storico, con lo spostamento del Museo della Paglia a un passo dal Municipio, aspetta solo il taglio del nastro di Primavera, mentre sull’Arno vanno avanti i lavori di bonifica ed espansione che renderanno gli argini del fiume più sicuri. Il Comune però non si ferma. L’idea infatti è far diventare Signa un anello di congiunzione tra la Piana e il capoluogo, in quel progetto della Grande Firenze su cui tanto punta anche la Città Metropolitana

Il grande Parco dei Renai e la produzione degli storici cappelli di paglia, sono naturalmente i tratti distintivi di questo territorio. I Renai, che la prossima estate ospiteranno la giornata inaugurale delle seconde Olimpiadi Metropolitane, hanno vissuto una rinascita dopo le alluvioni e la crisi da Covid dei mesi scorsi, attraverso investimenti mirati e la scelta di puntare su natura e sport. L’antica arte del cappello invece continua nella sua tradizione ormai antichissima. Che attraverso il neonato consorzio, punterà sempre di più su un’economia sostenibile.

Leonardo Bardazzi

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