Tramvia, in viale Lavagnini terminate le indagini archeologiche
Proseguono i cantieri anche in viale Matteotti: il 23 aprile inizio dei lavori in piazza della Libertà.
Proseguono i lavori per la posa della nuova conduttura dell’acquedotto sui viali a Firenze. I lavori procedono sia dal lato di viale Lavagnini, dove sono terminate le indagini della Soprintendenza sui ritrovamenti archeologici, sia dal lato di viale Matteotti. Il cantiere ha ripreso la piena operatività e saranno accelerati gli interventi di posa delle nuove condotte, mentre saranno lasciate in coda le lavorazioni che non interferiscono col cantiere per la realizzazione della tramvia.
Per quanto concerne viale Lavagnini, una volta realizzata la nuova cameretta prima dell’incrocio con via Leone X, i lavori prevedono il passaggio della nuova tubazione al di sotto della fognatura ottocentesca e del sottopasso ciclopedonale che attraversa il viale. Un lavoro impegnativo e delicato sia per le dimensioni delle tubazioni, sia perché lo scavo dovrà scendere gradualmente a circa 5,5 metri di profondità per poi risalire gradualmente dopo l’incrocio con la già citata via Leone X e recuperare la quota originale (3,5 metri circa). Superata questa fase della durata di circa tre settimane, il cantiere proseguirà poi rapidamente con la posa della nuova tubazione lungo lo stesso viale Lavagnini in direzione piazza della Libertà.
In viale Matteotti, invece, è terminata la posa delle tubazioni sul viale compreso l’attraversamento dell’incrocio con via Fra’ Bartolommeo e sono state realizzate le strutture della cameretta di raccordo con la tubazione preesistente sul lato del viale lato piazzale Donatello. Adesso si stanno concludendo i lavori di allestimento interno delle camerette già realizzate ed è in costruzione la nuova cameretta in angolo tra il viale e piazza della Libertà. Si tratta di un intervento propedeutico all’inizio delle lavorazioni sulla piazza, previsto per il 23 aprile, con il cantiere che occuperà la corsia preferenziale lato edifici per la posa di oltre 55 metri di tubazione.
Marco Gargini
