Turismo, le Signa come destinazione turistica
Firenze è sicuramente una delle città turistiche più visitate al mondo. In certi casi l’impressione è che addirittura i turisti siano anche troppi. Sorge spontanea la domanda: perchè non dirottare questo turismo verso le numerosissime località che conformano la città metropolitana, ricche di attrattive turistiche? Bisogna riprendere la giusta strada e proporre al visitatore percorsi alternativi che conservano per di più il sapore della novità per non dire l’esclusività, e che trasmettono al turista sensazioni in qualche misura più autentiche. Perciò l’unione fa la forza e i Comuni metropolitani fanno rete per elaborare strategie condivise sul fronte della preparazione delle località all’accoglienza e su quello della comunicazione.
E’ il caso di Signa e Lastra a Signa. “Alle porte di Firenze, Le Signe città turistica” è l’iniziativa promossa dai Comuni di Lastra a Signa e Signa presentata alla presenza dell’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo, della sindaca di Lastra Angela Bagni e del sindaco di Signa Giampiero Fossi. Nel corso dell’evento è stato resto noto il materiale promozionale realizzato sui due territori: in particolare mappe, video e immagini fotografiche. Progettazione turistica quindi integrata tra i due comuni alla luce del protocollo d’intesa firmato lo scorso 10 gennaio dal titolo “per la promozione e valorizzazione congiunta ed integrata dei territori dei Comuni di Lastra a Signa e Signa”. Tema che a livello d’area vasta nasce anche dal Piano Strategico della Città metropolitana di Firenze.
Quello di Lastra a Signa è un territorio che sorprende, che si svela a tappe, con momenti che passano per tutti i borghi, le pievi, gli itinerari naturalistici che questa zona, a due passi da Firenze, ha da mostrare. La Lastra è circondata da piccoli borghi da percorrere tutti quanti in lungo e in largo anche solo per gli scorci su olivi e vigneti che regalano. Lo stesso Enrico Caruso scelse di fare di villa Bellosguardo la sua casa. Questa dimora è ora un museo dedicato all’artista, dove, tra fotografie d’epoca, cimeli e costumi di scena, si ripercorre la sua affascinante carriera. L’identità di Signa è strettamente legata all’acqua. La corrente dell’Arno, su cui la città sorge, ha portato occasioni di commercio e molteplici scambi. Il ponte sul corso del fiume, del 1120, è stato a lungo l’unico tra Firenze e Pisa ed è stato fondamentale per lo sviluppo mercantile della località. Se si vuole conoscere l’itinerario che ha portato Signa a essere conosciuta in tutto l’Occidente, si deve visitare il Museo della Paglia e dell’Intreccio che contiene una appassionante raccolta di cappelli e un percorso dedicato agli attrezzi e ai macchinari per la lavorazione.
Cesare Martignon
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