Terra di Masaccio e Poggio Bracciolini, citato anche da Dante in un canto del Paradiso, il territorio di Figline e Incisa Valdarno, noto per i suoi castelli, i palazzi del centro e splendidi paesaggi naturalistici, è il secondo più frequentato da turisti nella Città Metropolitana di Firenze, dopo il capoluogo stesso. L’assenza di turisti ovviamente ha creato danni, ma non per questo il Comune ha smesso di investire. E la riqualificazione dei corsi di accesso alla piazza principale del centro storico di Figline, ne sono la dimostrazione.

Oltreché di infrastrutture, il Comune di Figline e Incisa Valdarno, in questi mesi difficili, ha teso la mano ai cittadini, attraverso sconti Tari, buoni spesa e la creazione del cosiddetto marketplace in collaborazione con la Cna, che ha permesso ai negozi del territorio di vendere anche online. A proposito di semplificazione, quello di Figline e Incisa, nel frattempo, è diventato un vero e proprio municipio virtuale.

Nella grande zona industriale di Figline poi, si continua a produrre nonostante la crisi. E tra chi punta sulla formazione professionale e chi sulla tecnologia, investimenti e assunzioni, per fortuna, restano il comune denominatore di un polo economico tra i più importanti dell’intera città metropolitana fiorentina.
Leonardo Bardazzi