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TPL, arrivano a Firenze 48 milioni per il rinnovo del parco mezzi

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giovedì 3 Marzo 2022

Sono fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnati a Firenze dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
Arrivano a Firenze oltre 48 milioni di euro per il rinnovo del parco mezzi del Trasporto pubblico locale e delle infrastrutture di ricarica per i mezzi elettrici.
Sono i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnati a Firenze dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
La giunta comunale ha infatti approvato, su proposta dell’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, la delibera di ammissione ai finanziamenti. “Sarà un importante contributo per migliorare il servizio in termini di comfort e di riduzione delle emissioni inquinanti”, ha detto Giorgetti. Il Comune ha già incontrato il gestore per informarlo e programmare insieme la sostituzione dei bus più anziani con i nuovi, un vantaggio sia per gli utenti, che potranno viaggiare su mezzi più moderni e dotati di maggiori comfort, sia per la qualità dell’aria, con una riduzione importante delle emissioni degli inquinanti. Finanziamenti anche per i bussini elettrici, che arriveranno a fine anno:  6 milioni di euro provenienti da fondi Re-Act dell’Unione Europea.
In dettaglio i fondi ammontano a 48.411.560 euro. Di questi 35 milioni destinati all’acquisto di almeno 18 bus entro il 31 dicembre 2024 e un obiettivo complessivo minimo obbligatorio di 68 bus da acquistare e mettere in esercizio entro il 30 giugno 2026. I restanti quasi 13 milioni e mezzo sono invece finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli elettrici. L’Amministrazione fiorentina ha chiesto inoltre 9,6 milioni di euro con cui acquistare 16 bus aggiuntivi (8 milioni) e intervenire sulle infrastrutture di ricarica (1,6 milioni) sempre entro il 30 giugno 2026. Il ministero ha dettato anche alcune caratteristiche di cui dovranno essere dotati i nuovi bus (attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta, il conta-passeggeri, dispositivi per la localizzazione, la predisposizione per la validazione elettronica, la videosorveglianza e i dispositivi di protezione per i conducenti, sistemi di aerazione e climatizzazione dei veicoli) e un cronoprogramma preciso per rispettare i tempi del PNRR. Secondo le stime della Direzione Mobilità con questi fondi entreranno in servizio almeno 70 bus elettrici di 12 metri che andranno a sostituire almeno 58 veicoli diesel urbani di pari dimensioni ma con capienza maggiore. Una volta completato questo investimento, il servizio urbano sarà svolto, per quanto riguarda il parco mezzi di 12 metri, da bus Euro 5 di ultima generazione (per il 20%), da bus Euro 6 (circa il 55%) e da veicoli elettrici (circa il 25%) In merito al capitolo alimentazione, la scelta dell’Amministrazione si è orientata su mezzi compatibili con la ricarica lenta, quindi notturna soprattutto presso i depositi aziendali. Questa tecnologia consente di avere veicoli con autonomia maggiore e soprattutto di non dover realizzare svariati punti di ricarica lungo i percorsi delle linee urbane. I benefici ambientali derivanti dalla sostituzione dei vecchi bus con i nuovi mezzi elettrici prevedono una riduzione annua stimata pari a 3.700 tonnellate di CO2, 22,1 tonnellate di ossidi di azoto e 0,7 tonnellate di PM10.
Carlo Carotenuto

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