Città metropolitana, comuni, San Piero a Sieve Scarperia

Piccoli musei, Bosco ai Frati

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domenica 22 Novembre 2020

Il piccolo convento francescano del Bosco ai Frati conserva un capolavoro di uno dei padri dell’arte fiorentina del Rinascimento: questo crocifisso di Donatello

Siamo nel mezzo della campagna del Mugello, non lontano da San Piero a Sieve e Scarperia, fra boschi e campi coltivati. Se qualcuno pensa che le opere d’arte importanti si trovino solamente nelle città, dovrebbe ricredersi. Il piccolo convento francescano del Bosco ai Frati conserva un capolavoro di uno dei padri dell’arte fiorentina del Rinascimento: questo crocifisso di Donatello.

I francescani arrivano all’inizio del 1200 e il complesso appartiene tuttora ai frati minori. Da qui passarono San Francesco e San Bonaventura: queste sono le loro celle. E questa è la cappella di San Bonaventura cui è dedicato l’intro complesso.
Sarà però la famiglia dei Medici, originaria proprio del Mugello, a dare a questo luogo sacro immerso nel verde, la propria impronta.

In un percorso museale fra chiesa e il convento, i visitatori trovano qui dipinti di autori del Cinquecento come Iacopo Ligozzi, Vincenzo Rustici, Antonio del Ceraiolo, Lodovico Cardi detto il Cigoli. Oltre a sculture, arte sacra e antichi volumi.

Nel refettorio, un’ultima cena di sei metri per tre in terracotta. A realizzarla, uno dei frati del convento, padre Edoardo Rossi, fra Otto e Novecento.
Il terremoto del 9 dicembre 2019 ha lasciato i suoi segni anche a Bosco ai Frati, con un distacco di intonaco che ha interessato la volta sopra l’altare, rendendo inagibile la chiesa, ora chiusa al pubblico, con le opere d’arte portate al sicuro.

Damiano Fedeli

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